Grazie a Nino ... e Buona lettura ai frequentatori di A&D
I riti de Pasca
Cande che i lighea le campane, i omi pi bravi se preparea per n’da a cantà el Passio in cesa la sera del vender sant. I boce tirea fora le crecole e le batole per ‘nda per le strade a sonà l’ora de la messa.L’era tut en confrontasse sti strumenti…<
Traduzione
Quando legavano le campane, gli uomini più bravi del paese si preparavano per cantare il Passio in chiesa, la sera del Venerdì Santo.I ragazzi prendevano le raganelle di legno e le “batole” per andare nelle strade ad annunciare la messa (al posto del tradizionale suono delle campane). Si confrontavano l’un l’altro gli “strumenti” …..<
Il Passio era notoriamente lungo (“ lungo come il Passio” era anche un modo di dire) ma a noi ragazzi sembrava ancor più lungo, perché non vedevamo l’ora di sfogare la nostra voglia di suonare quegli strumenti in chiesa.
El Passio
Cantà el Passio l’era en privilegio de pochi e i novi i vegnia cioti inte sol cande che en vecio moria e dopo tante proe.
I se metea su in tel coro, en grupo per banda del altar.
Le os baritonali le era chele dei pi veci, me recorde l’Angelo Monec, el Rafaelo Bet e dopo el Gino dei Due; fra le tenorili l’era el Lino Russo, el Bepi Due e altri che no recorde. Na roba però me ricorde ben. I doi che se savea pi bravi, coi se catea via in coperativa a beve en ombra, i se disea l’un l’alter: doi i sa cantà ben el Passio….Un te e ti e…chel alter stà ti a dilo.
Traduzione.
Era un privilegio di pochi quello di cantare il Passio in chiesa e i nuovi cantori venivano generalmente ammessi alla morte di qualche componente e dopo varie prove. I cantori si disponevano nel coro in due gruppi posti ai due lati dell’altare. Le voci baritonali erano generalmente quelle dei più vecchi: ricordo Angelo Monech, Raffaello Bet e poi Gino Due; fra le tenorili Lino Russo, Beppi Due ed altri che non ricordo. Una cosa però ricordo bene. I due che si reputavano i migliori, quando si ritrovavano a bere un bicchiere di vino al bar della cooperativa, uno diceva all’altro: sono due quelli che san cantare bene il Passio, uno sei tu e l’altro spetta a te dirlo.
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